I Monti pallidi, come sono anche definite le Dolomiti, si estendono tra Belluno, Trento, Bolzano, Udine e Pordenone e, dal 2009, sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità. Sono caratterizzati, appunto, dalle rocce costituite da questo minerale studiato per la prima volta da Déodat de Dolomieu (1750-1801) da cui prende il nome. Si tratta di una vasta zona montuosa che è uno dei paradisi degli sciatori, incredibilmente ricca di piste per tutti i gusti e le esigenze. Di seguito, senza nessuna pretesa di completezza, alcuni consigli e alcuni itinerari per sciatori che abbiamo raggruppato in quattro tra le aree geografiche più note.
La Val di Fassa
Il giro dei quattro Passi, detto anche Sellaronda, si snoda intorno al Gruppo Dolomitico del Sella, in Val di Fassa, ed è uno dei percorsi sciistici più celebri. È chiamato così perché collega il Passo Sella, il Passo Pordoi, il Passo Campolongo e il Passo Gardena. Si tratta di un giro che offre uno dei panorami più spettacolari della zona. Si può partire da una qualsiasi delle quattro località – ma si raggiunge anche da altre stazioni sciistiche collegate, come Ortisei o Santa Cristina Valgardena – ed è percorribile in tre o quattro ore sia in senso orario che antiorario, attraverso 40 km di piste da sci e da snowboard.
Sempre nella zona della Val di Fassa, nell’Alto Adge, gli amanti del sole non possono perdersi il comprensorio sciistico di Carezza che, con un’esposizione soleggiata mediamente per 8 ore al giorno anche d’inverno, con 60 impianti di risalita e 133 km di piste, è l’ideale non solo per lo sci, ma anche per la slitta, le escursioni nella neve e le famiglie. Con gli scipass plurigiornalieri Carezza-Fassa è possibile sciare anche nei comprensori sciistici vicini: Alba Ciampac, Canazei, Belvedere, Pordoi, Col Rodella e Passo Sella.
Per gli sciatori più esperti segnaliamo la pista nera Ciampac, una delle più importanti della valle, sede più di una volta delle gare internazionali di Coppa Europa di Super Gigante e Slalom Gigante Femminile. La partenza è a quota 2160 m e, con una pendenza media del 34%, si arriva a quota 1550 m, nel centro di Canazei, dopo un dislivello di 660 m e un percorso di 2550 m molto difficile e tecnico.
La val di Fiemme
La Val di Fiemme, sempre in provincia di Trento e nella parte orientale del Trentino, è un altro tra i luoghi più belli e rinomati delle Dolomiti. Tra le tappe obbligate per gli sciatori esperti c’è la pista Olimpia, la nera divisa in tre parti (Olimpia 1, 2 e 3) che scende dall’Alpe del Cermis. È lunga 7500 m con un dislivello di 1350 m, e si sviluppa prevalentemente nel bosco, ma con ampi tratti più pianeggianti dove è possibile godere del panorama che dà sull’intera vallata. Vanta alcuni muri molto difficili, uno dei quali raggiunge i 50° di pendenza.
Per gli amanti di muri e gobbe c’è poi la pista Agnello, sull’Alpe di Pampeago, luogo di innumerevoli appuntamenti agonistici che si raggiunge con l’omonima seggiovia quadriposto, esposta a nord, e quindi con una neve perfetta tutto l’anno.

Madonna di Campiglio e Pinzolo
La parte più bella e famosa dell’area sciistica di Pinzolo, Campiglio, Folgarida e Marilleva è la pista DoloMitica, una delle più impegnative dell’intero arco alpino. Si parte da Punta del Doss di Sabion (2100 m) e si arriva nei pressi di Pinzolo a Tulot (800 m) dopo un dislivello di 1248 metri. Dalla stagione invernale 2010-2011, gli sciatori possono scegliere tra due varianti: la DoloMitica Star, 3455 metri di lunghezza con una pendenza media del 36%, e la DoloMitica Tour, 5750 metri con pendenza media del 22%. La prima è una pista rossa impegnativa e adatta anche agli sciatori più esigenti. La seconda è una nera con tratti di media difficoltà che regala scenari da favola.
Il Canalone Miramonti, a Madonna di Campiglio, conosciuto anche come pista 3, è un’altra delle piste più famose al mondo, dove Alberto Tomba ha vinto alcune delle sue gare. È un tracciato di 2700 metri di lunghezza, con un dislivello di 450 m e una pendenza del 40%, tortuoso, con molti curvoni divertenti. Dopo un primo tratto di difficoltà media, attraverso una vegetazione rada e un panorama mozzafiato sulle Dolomiti di Brenta, quando si raggiunge il Canalone Miramonti si affronta la parte più difficile e tecnica che termina a Madonna di Campiglio.
Nei pressi di Madonna di Campiglio, sul Doss del Sabion a Pinzolo, c’è poi anche la pista Competition, una nera lunga 1100 m con 300 m di dislivello. Oppure la pista Spinale Direttissima, lunga 3500 metri, con un dislivello di 585, tortuosa, stretta e caratterizzata dai suoi notevoli muri e da un continuo cambio di pendenza.
Tra le altre piste della zona si può poi segnalare la Gran Pista sul Monte Bondone, per sciatori di buone e medie capacità, dotata di un modernissimo impianto di risalita: la seggiovia quadrupla a sganciamento automatico (pista rossa, partenza 1998 m, arrivo 1189 m, lunghezza 3.550 m, dislivello 809 m). Infine, almeno un cenno merita anche la pista Nera di Folgarida, fondata nel 1967, successivamente ampliata, dotata di illuminazione notturna, sistemi di innevamento artificiale e omologata per gare internazionali (partenza 1854 m, arrivo 1300 metri, lunghezza 1.850 m, dislivello 554 m).
Bellunese e Cortina d’Ampezzo
La Bellunese, sulla Marmolada, è forse la più famosa e spettacolare pista da sci delle Alpi, lunga ben 12 km, con un dislivello di oltre 1000 m. Il tracciato non è difficile, è adatto anche gli sciatori non esperti ed è molto affascinante. Scende da Punta Rocca (3270 m), attraversa il ghiacciaio della Marmolada e il Passo Fedaia e arriva a Malga Ciapela (1446 m). Per gli sciatori di media esperienza c’è anche la pista Armentarola, una rossa che permette una discesa meravigliosa, tra cascate di ghiaccio e panorami ampi, lunga quasi 6 km, con un dislivello di 1130 m. La pista Foppe è invece una delle nere più importanti della Val Zoldana, lunga 1424 m con un dislivello di 370 m. Presenta dei punti ripidi e difficili e due grandi curvoni, ma in moti tratti è percorribile anche dagli sciatori meno esperti.
Venendo ai percorsi difficili e impegnativi, si può segnalare la pista Forcella Rossa, nell’area delle Tofane a Cortina d’Ampezzo, la cui prima parte corre tra speroni rocciosi e, dopo la Forcella Rossa, compaiono anche muri difficili e pendenti. Infine, va menzionata una delle piste più pendenti d’Europa, il Canalone Staunies, molto difficile, spesso ghiacciato e, per la sua pericolosità, in alcuni periodi persino chiuso. Dunque meglio informarsi, prima di partire.