Ultima tappa dell’itinerario nella parte sud dell’America Latina, è la città scelta per il volo di ritorno, la capitale dello stato di San Paolo. Diciamolo subito: San Paolo non è una città bella, anzi, si estende per 1500 kmq tra traffico, cemento, grattacieli e favelas. E’ una città non particolarmente accogliente, duro il colpo d’occhio, una metropoli globale di undici milioni di abitanti che si muovono nella più vasta e popolosa città dell’emisfero australe.
Un luogo che in sintonia con il resto del Brasile mostra tutte le contraddizioni sociali della nazione verdeoro: grattacieli e ville con piscina che si stagliano su una quantità incalcolabile di favelas e baracche dove vive la gran parte della popolazione. Questo ha creato il problema di sicurezza che ha reso i brasiliani fortemente paranoici. Difficile anche per i locali farsi un giro a piedi di notte per la città.
Se i problemi di San Paolo saltano subito agli occhi, quello che non appare immediatamente, ma è tutto da scoprire, è la bellezza nascosta della città, vero e proprio cuore pulsante della cultura dello stato brasiliano.
Girare la città non richiede molto tempo nonostante le sue infinite dimensioni proprio perché è un alternarsi costante di lussuosi quartieri residenziali di cui potete fare a meno e zone molto povere e troppo rischiose. Le vie centrali della città sono assediate dai grattacieli, il centro finanziario di tutto il Sudamerica. Il consiglio è comunque di camminare per la città, cercare di scrutarne gli umori e i disagi, fare un salto alla cattedrale metropolitana Nostra Signora Assunta di San Paolo – quinta chiesa gotica al mondo per dimensioni – e conoscere qualche paulistano (così vengono chiamati gli abitanti di San Paolo, mentre i paulisti sono tutti i cittadini che vivono nello stato di San Paolo). Altro pezzo da novanta è la Pinacoteca di San Paolo che si trova in Praca da Luz 2, nel centro antico della città. E’ un museo molto bello, con grandi installazioni, esposizioni e una sezione speciale di arte brasiliana (sabato ingresso gratuito). Si trova all’interno del Parco da Luz, approfittatene per farvi una passeggiata in quest’oasi di verde, quanto mai necessaria in città.
Il centro culturale di San Paolo ospita l’omaggio a uno degli scrittori che meglio ha saputo narrare la storia e l’anima dell’intero continente, Eduardo Galeano: la famosa scultura (nella foto) che ricorda Le vene aperte dell’America Latina è tutta da vedere ed emoziona. All’interno del centro c’è poi una collezione molto interessante di testi delle correnti architettoniche che hanno in parte influito sullo sviluppo – spesso fuori controllo – della città.
San Paolo da città globale che si rispetti, ospita moltissime comunità straniere, tra cui spiccano la giapponese e l’italiana, che con il carico di valigie si sono portate dietro anche la gastronomia: ristoranti italiani e giapponesi eccellenti fioccano un po’ ovunque. Facciamo qualche nome.
Da provare Brasil a Gosto (Prof. Azevedo do Amaral 70) dove oltre alla cucina brasiliana, contaminata dal gusto europeo, troverete un’atmosfera eccezionale e rilassante, un piccolo angolo al riparo dal caos. A tratti anche romantico, Brasil a Gosto accetta clienti anche dopo la mezzanotte. Nota dolente: ricordatevi che siamo nella città più cara del Brasile e anche la buona cucina si paga, difficile spendere meno di 40 euro. Passiamo alla cucina brasiliana più classica, ovvero la churrasqueria dalle atmosfere quente: Fogo de Chao (Santo Amaro 6824), non vi deluderà da nessun punto di vista, la picanha è con la P maiuscola, niente male anche la caipirinha. Se invece come me siete in giro da diversi mesi, potreste aver voglia di cibo italiano come si deve: in questo caso vi suggerisco i Due cuochi cucina (Rua Manuel Guedes, 93), secondo gli abitanti di San Paolo uno dei migliori ristoranti italiani della città, e a ragione; darebbe filo a torcere a tanti nostrani.
Da non perdere a San Paolo sono le notti a base di cultura, musica e buona cucina. Per godervi i migliori spettacoli in cartello, andare a un concerto o anche solo farvi un giro, recatevi al Teatro Municipal, in Praca Ramos de Azevedo: con un’acustica eccellente, il teatro è un pezzo meraviglioso di architettura, con bella arte nouveau decor, e ricalca il disegno originale dell’Opéra Garnier di Parigi.
Con questi tre giorni a San Paolo, si conclude il viaggio di sei mesi lungo l’America Latina, un’esperienza unica, un continente così pieno di bellezza da non poter essere descritto fino in fondo, il continente degli dei scesi in terra.