Quest’anno India, destinazione Rajasthan. Perché è stato un anno confuso, e forse, da lontano, ci capiremo di più. Ma non ci aspettiamo un’avventura stravolgente. Ormai spostarsi non è più un problema, ormai di paesi nascosti ce ne sono pochi, ormai il cellulare prende dappertutto. E il Rajasthan è anche una tra le regioni più turistiche di tutto il continente indiano. Dunque, con ogni probabilità, non sarà la scelta più azzeccata per liberarsi da questo torpore d’occidente. O forse sì? Forse ci sbagliamo, forse rimarremo sorpresi.

Ad ogni modo, una volta a Delhi, senza dubbio, qualcosa cambierà, qualcosa ci lasceremo alle spalle, e magari già questo basterà. Una cosa è certa. Il Rajasthan ci offrirà l’opportunità di assistere ogni giorno a scene uniche e di vivere luoghi indimenticabili, tra i più suggestivi dell’India. I palazzi, i mercati, i volti, le tradizioni, le fortezze, i capolavori artigianali e artistici, testimoni del mecenatismo dei maharaja, andranno ad arricchire un’inestimabile esperienza, che ci porteremo sempre nel cuore. Ci ritroveremo immersi in colori, odori e profumi diversi. Andremo a sbattere la testa contro i contrasti di un paese dove povertà e ricchezza si attorcigliano tra le strade affollate e i vicoli polverosi di città brulicanti di vita e di morte, che si perdono nel caldo torrido, tra le sabbie del deserto del Thar, in attesa della pioggia, che in questo periodo dell’anno è copiosa e violenta. E i monsoni, come un grande schiaffo, risvegliano la speranza, placando la siccità, portando acqua a milioni di persone. Di seguito, molto in breve, quello che avremmo intenzione di fare.
Tappe: Delhi – Pushkar – Jodhpur – Jaisalmer – Mont Abu – Udaipur – Ahmedabad
L’itinerario
Cercheremo di visitare le mete più blasonate della regione, sfruttando al meglio i giorni, ahimè non molti (16), che abbiamo a disposizione. Faremo di tutto, mezzi e tempo permettendo, per vedere il più possibile, badando bene però a lasciarci del tempo per familiarizzare con i luoghi che visiteremo, evitando di ingurgitare un posto dietro l’altro. Dall’Italia arriveremo a New Delhi, l’otto agosto, alle 9 e 45 circa di sera. Qui contiamo di stare poco. Il 9, infatti, abbiamo intenzione di partire subito. Tempo di dare un occhio alla parte vecchia della città, con i suoi Bazar e le sue viette, andremo poi alla stazione di Old Delhi per prendere i biglietti del treno per Ajmer, da cui poi prenderemo un autobus per Pushkar. Partiremo verso sera, per arrivare la mattina presto. Per comodità pensiamo di prenotare la notte dell’8 agosto al Metropolis Tourist Home, indicato dalla guida come una buona soluzione, per il rapporto qualità prezzo e per la vicinanza alle stazioni (l’hotel si trova in zona Paharganj).
Così, il 10 agosto, secondo i piani, saremo a Pushkar, che si promette cittadina deliziosa. Qui visiteremo di certo molti dei numerosi templi, tra cui il Brahma Temple e il Saraswat Temple, con splendida vista lago, infine andremo a vedere i caratteristici ghat. A Pushkar pensiamo di prendercela con comodo, ci passeremo due giorni, così da goderci l’atmosfera unica, respirare la sacralità Hindu e farci qualche romantica cenetta. Per dormire speriamo di trovare posto al Seventh Heaven, una deliziosa haveli ristrutturata, che dalle guide viene presentata come una meraviglia. Salteremo Jaipur e Agra, purtroppo, ma avendo soli 16 giorni, ahinoi, abbiamo dovuto fare delle rinunce.
Il 13 agosto, se tutto procede, saremo a Jodhpur, la città blu (in 4 ore, da Ajmer, con gli autobus della Silver Line, dovremmo esserci). Cercheremo subito di accalappiarci una camera in una guest house nel cuore della città vecchia. Il 14 visiteremo il Sachiya Mata temple di Osiyan, il forte di Jodhpur e i bazar.
Poi il 15 si partirà per la magnifica Città d’Oro del deserto, Jaisalmer. In 5 ore, in autobus, da Jodhpur, dovremmo farcela. A Jaislamer contiamo di stare almeno 2 giorni. La città si dice essere splendida, un miraggio nel deserto. Un giorno lo dedicheremo alla visita dei templi giainisti e del Jaisalmer fort, l’altro a una gita nel deserto, comodi comodi, a dorso di cammello. Poi, se ci sembrerà conveniente fermarci un giorno in più valuteremo. Per la notte abbiamo intenzione di dormire al Shahi Palace o al Desert Moon, entrambi situati in ottima posizione, consigliati anche per organizzare i trekking nei dintorni.
Il 18 di nuovo in viaggio. Proveremo a raggiungere Mont Abu, per ammirare i magnifici templi di Dilwara. Una sosta di fresco, in fuga dal deserto, in montagna, a 1200 metri di altezza tra i massicci rilievi boscosi. Tra trekking nei dintorni e visite dei templi contiamo di rimanere qui due giorni, magari pernottando al Shri Ganesh Hotel.
È il 21 agosto, dal Monte Abu ci dirigiamo all’affascinante Udaipur, sulle sponde del grazioso Lago Pichola. E anche qui vorremmo rimanere non meno di due giorni per rilassarci e fare un po’ di acquisti. Ci cercheremo un posto accogliente dove dormire e andremo alla ricerca di buoni ristorantini. Certamente visiteremo l’Isola di Jagmandir, il City Palace Museum, l’elegante Bagore-ki-Haveli e ci faremo un bel giro fin su in cima al Moti Magri, la Collina della Perla, da cui si può apprezzare una vista incantevole.
Il 24 agosto saremo in dirittura di arrivo. Andremo ad Ahmedabad (6 ore di autobus da Udaipur), un breve giretto per la città e il 25 si parte per tornare in Italia. Questo è il programma, stiamo a vedere cosa succede. Vi faremo sapere.
Il viaggio in Rajasthan continua… A Pushkar ➔