Questo articolo fa parte del viaggio di Carla nel Gargano. Leggi l’itinerario completo qui »
Termoli è una bella cittadina del Molise al confine con la Puglia, con frequenti collegamenti tutto l’anno con l’arcipelago delle Tremiti. E’ la prima tappa del nostro tour del Gargano e la raggiungiamo in una giornata di inizio settembre, calda e soleggiata. Le strade sono quasi deserte, poco affollati i bar e ristoranti non ancora chiusi per la siesta.
Cerchiamo un B&B vicino al centro storico e al porto, optiamo per la Dimora Monsignore in zona tranquilla nell’ottocentesco centro storico con ottima colazione, a 2oo metri circa dall’imbarco per le Tremiti (verso cui salperemo l’indomani) e dalle spiagge. Giusto il tempo di parcheggiare l’auto e via a piedi alla scoperta di questa graziosa cittadina di pescatori, di cui conoscevamo ben poco. Un’alternativa divertente per spostarsi in città è utilizzare la bici o la mountain bike.
L’affascinante Borgo Antico arroccato su un promontorio delimitato da antiche mura a strapiombo sul mare Adriatico, risale al V secolo. Da qui nelle giornate limpide s’intravvede il profilo delle Isole Tremiti. Si entra nel Borgo da un varco vicino al Castello o dalla porta ad arco in prossimità della Torretta Belvedere, con un piazzale che domina la vista sul porto e sulla spiaggia a sud di Termoli. Tra scorci di mare, graziose piazzette e scalinate camminiamo in un labirinto di vicoli stretti e tortuosi lastricati in pietra chiara, tra cui il famoso Vico II Castello, il più stretto d’Europa. Improvvisamente si apre una grande piazza circondata da casette bianche e ocra tra le quali spicca imponente la Cattedrale di San Basso, Duomo di Termoli, (XII-XIII sec.) splendido esempio di stile romanico. Proseguiamo lungo la cinta muraria tra case basse, quasi tutte ristrutturate in perfetta armonia con il Borgo marinaro fino a raggiungere il Faro e il monumento che caratterizza l’immagine del Borgo stesso: il Castello, probabilmente di origine normanna (XI secolo), comunemente chiamato Castello Svevo per la ristrutturazione voluta da Federico II di Svevia. Oggi museo storico regionale, ospita numerose mostre, attività culturali e matrimoni civili.
Usciamo dal borgo ai piedi del Castello verso Piazza S. Antonio. A sinistra le luci del tramonto iniziano a colorare con tonalità ambrate la bella spiaggia quasi deserta, a destra una magica vista sul Borgo Antico, il Faro, la Cattedrale e i tipici trabucchi protesi sul mare. A prima vista sembrano delle baracche abbandonate, si tratta invece dei più antichi strumenti di lavoro dei pescatori, forse di origine fenicia, e diffusi nel basso Adriatico. Garantivano la pesca anche in condizioni avverse del mare: ancorati alla roccia con tronchi di legno di aleppo, hanno lunghi bracci a sostegno delle larghe reti utilizzate per pescare i branchi di pesci avvistati dall’alto del trabucco. Sono tipici della costa abruzzese e tutelati come patrimonio monumentale nel parco del Gargano, dove sono numerosissimi, alcuni ricostruiti negli ultimi anni, altri trasformati in caratteristici ristoranti di pesce.
Abbiamo ancora il tempo per uno sguardo sul mare di Termoli che offre 30 km di costa di sabbia fine alternata a rocce e grotte sommerse, ben 16 volte insignito della bandiera Blu d’Europa. In passato unico stabilimento balneare del centro sud, vanta oggi circa 30 lidi ben organizzati e distribuiti nelle spiagge di Sant’Antonio, la più popolare (Lungomare Cristoforo Colombo) a nord del Borgo Antico, e di Rio Vivo a sud, più riparata dai venti e preferita da chi pratica sport acquatici.
E’ ormai sera e percorriamo la classica passeggiata dello struscio che da Piazza Belvedere arriva a Piazza V. Veneto passando da Corso Nazionale, con i monumenti più importanti del centro storico, i negozi più eleganti, la zona pedonale illumiata e ristoranti che propongono cucina tipica: da non perdere il classico U vredétte (brodetto di pesce), I pulepe ‘mbregatorie (polpi “in purgatorio”), U pappòne (il pappone), U scescille e tanto tanto altro ancora, accompagnato dal vino locale Tintilia. Un paio di indirizzi: Ristorante Svevia e Da Noi Tre (via ruffino cleofino, 47), Ristorante Il Viaggiatore (Corso Vittorio Emanuele III), Trattoria l’Opera.
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