Questo articolo fa parte del viaggio di Davide in Indocina. Leggi l’itinerario completo qui »
Vientiane non sarà la città della vostra vita e non vi incanterà per la sua maestosità e la sua bellezza, né probabilmente rimarrà impressa per lungo tempo nelle vostre menti. Detto questo, resta però la capitale del Laos ed un paio di giorni li merita, se non altro come luogo di relax e di passaggio. A dispetto del suo ruolo da città principale, Vientiane non è tanto grande, anzi è minuscola se paragonata alle megalopoli asiatiche come Bangkok o Jakarta e anche in questo modo rappresenta appieno l’unicità del tratto laotiano in mezzo a tante tigri asiatiche pronte a divorare merci e turisti in un boccone.
Città dall’incedere tranquillo e dalle atmosfere europee, Vientiane con i suoi 250.000 abitanti assomiglia ad una tranquilla città francese non fosse per il fatto di essere affacciata su uno dei fiumi più potenti e grandi al mondo, il Mekong. Seduta lungo il fiume e a pochi chilometri dal confine con la Thailandia, la capitale laotiana è collegata al vicino tramite il ponte dell’amicizia, inaugurato nel 1904 e uno dei maggiori punti di collegamento. Altro punto di arrivo e partenze è l’aeroporto Vientane-Wattay, scalo internazionale che la collega a diversi aeroporti asiatici.
Vientiane (il cui significato più accreditato è “La foresta degli alberi di sandalo del re”, dagli alberi indiani famosi per la loro fragranza) offre passeggiate tranquille intramezzate da pranzi sul Mekong e cene gustose da leccarsi i baffi. La lunga colonizzazione francese ha lasciato il segno sulla città, a dimostrarlo stanno i bar con i tavolini all’aperto quasi a ricomporre spizzichi di Parigi in atmosfera umida e tropicale.
Vìangciàn (così viene chiamata dai locali e dai thai) è una città per nulla cara, si vive bene spendendo 15 euro al giorno. Per dormire ci si può rivolgere al Sihome Backpackers Garden, in 056 Sihome road, che offre un letto in dormitorio a 4 euro o una stanza privata per 8 euro; o al Vientiane Garden Hotel che offre camere pulite, piscina, connessione wi-fi gratuita a circa 30 € la doppia . Dotato di tutti i comfort, spicca per la presenza del wi-fi, il ristorante e il noleggio biciclette. Volendo spendere qualche euro in più ed eventualmente qualche giorno in più si può uscire dalla città e risiedere al Rivertime Resort and Ecolodge, a 29 km dalla città in un’area rurale ma con tutti i comfort di un buon ecoresort. Il letto in dormitorio costa 7 euro, la stanza privata 15 euro. Il tratto più distintivo del resort è l’offerta di attività extra come il trekking (fino ad arrivare ad escursioni di due giorni), la bicicletta, gite in barca, la pesca, i massaggi tradizionali. All’interno della struttura troverete uno splendido orto biologico, diversi ettari di antiche foreste, un ristorante galleggiante sul fiume Nam Ngum e giochi per bambini nell’area avventura.
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Per mangiare, come anticipavamo, non lasciatevi scappare i meravigliosi ristoranti lungo il fiume Mekong: appartati dal caos cittadino, questi locali all’aperto offrono tavoli e sedie (alcuni cuscini e tavoli bassi) e tutti i tipi di cibo, compresi pizza e hamburger. Il consiglio è di stare su cibi locali, carne e pesce alla griglia innaffiati dall’ottima Beer Lao; quando scende la sera i ristoranti mettono anche un po’ di musica, quindi potete pensare di prolungare la serata sorseggiando qualche altra birra o un tè. La cena vi costerà – se proprio avete deciso di esagerare – 10 euro.
Ma Vientiane non è solo cibo e relax, qualcosa da vedere c’è.
Il Parco di Buddha è “un giardino di statue formato gigante per raccontare la storia della religione in Laos” che si trova a circa 25 km dal centro. Ideato dal buddista-induista Luang Pu Bunleua Sulilat, il parco contiene oltre 200 statue in cemento armato e ha lo scopo di unire le due religioni attraverso l’arte.
Ho Pha Keo (altare del Budda di Smeraldo), è un tempio buddista costruito nel XVI secolo e diventato museo di arte sacra nel XX secolo. All’interno del museo oltre al Buddha è possibile vedere un trono dorato, numerose sculture e una stele buddhista di origine khmer.
E ancora il Museo nazionale del Laos, ex residenza del governatore francese che contiene importanti testimonianze della resistenza laotiana contro le potenze occidentali occupanti; Patuxay, un arco di trionfo in salsa laotiana dedicato ai caduti della guerra d’indipendenza contro la Francia (scherzi del destino…); Pha That Luan, vicino al centro della città, è uno dei complessi templari più noti di tutto il paese e risale al XVI secolo; e Talat Sao, il mercato di Vientiane, ubicato all’angolo tra Lan Xang Rd. e Khu Vieng Rd, nel cuore della città: destinazione molto popolare tra i turisti, il mercato apre dalla 7 alle 16 tutti i giorni e offre una vasta gamma di negozietti di tessuti e gioielli, ristoranti, caffè, strumenti musicali e artigianato locale.
Il viaggio di Davide in Laos continua… In un luogo fuori dal tempo, l’isola di Don Det »