Windhoek, la capitale della Namibia

Questo articolo è una tappa del viaggio di Carla in Namibia. Leggi l’itinerario completo qui »

Dopo l’inutile attesa all’aeroporto Hosea Kutako del nostro bagaglio smarrito, percorriamo i 50 km che ci separano dal centro città di Windhoek dove fortunatamente troviamo subito posto in un piacevole lodge in Puccini road, chiamato senza troppa fantasia Puccini House. I proprietari Jaco e Christelle (afriKaners*) sono molto simpatici e scopriremo poi, appassionati di ciclismo (il camping nel loro giardino è riservato esclusivamente ai praticanti di cicloturismo). Su richiesta organizzano un barbecue che propone gustose bistecche di orice (gemsbok), kudu, antilope; cenano con noi e mentre gustiamo del buon vino sud africano, trascorriamo una piacevolissima serata intorno al fuoco, scambiandoci informazioni sui nostri rispettivi paesi. La cucina in Namibia è molto buona, spazia dai piatti tipici tedeschi alle carni più particolari quali lo struzzo, il coccodrillo sotto forma di bistecca, arrosto o stufato e più raramente facocero, zebra, alcefalo. I namibiani sono orgogliosi della qualità della carne dei loro animali, allevati allo stato brado.

Windhoek è una piccola e piacevole città che si gira in uno o due giorni. Punto di arrivo e base di partenza per il viaggio, si trovano rappresentate qui le principali etnie della Namibia (Herero, Owambo, Kavango, San, Nama, Caprivian, Damara, Afrikaners). Sorge a 1660 mt d’altitudine, l’atmosfera è rilassante e l’aria secca, non sembra di essere in Africa quando si passeggia tra i suoi edifici che ricordano il periodo coloniale tedesco. In poche ore seguiamo un itinerario a piedi che ci guida ai principali monumenti e attrattive della città. La zona centrale è attraversata da Indipendence Avenue. Il punto di partenza del nostro percorso è a soli 500 mt dal Puccini lodge, l’accogliente quartiere commerciale di Post St Mall, zona pedonale ricca di negozi e di venditori che propongono souvenir, abiti o qualsiasi altra cosa interessi il turista. Al centro della zona pedonale sono esposte 33 meteoriti di Gibeon, località dove una pioggia meteoritica nel 1836 scagliò tonnellate di pietre extraterrestri. L’area tersa e il cielo azzurro, che raramente ci abbandoneranno per tutto il viaggio, rendono ancora più piacevole la passeggiata. Anche se di giorno, sopratutto in centro, non ci sono particolari problemi di sicurezza, la sera è meglio non avventurarsi a piedi per le vie fuori dalla zona pedonale del centro.

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Namibia - Windhoek, Christuskirche

In cima a Peter Mueller St. spicca la Christus Kirche, pittoresca chiesa tedesca luterana, un ibrido tra art nouveau e neogotico. Non lontano da qui si gode un bel panorama della città e degli edifici che si affacciano sulla Mugabe Ave, primo dei quali la Kaiserliche Realschule, la prima scuola elementare tedesca. Werth lookout è un altro bel punto panoramico che si trova a poca distanza da due famose ville circondate da splendidi giardini, chiuse al pubblico ma visibili dalla strada. In questo percorso è bene evitare di girare con ogetti di valore, si sono verificati diversi scippi.

Organizziamo il tour per i giorni successivi e, un poco delusi, rinunciamo al nostro abituale stile di viaggio, ovvero trovare gli alberghi man mano che raggiungiamo le varie mete e mescolarci agli abitanti dividendo con loro i mezzi di trasporto pubblici. In Namibia infatti è sconsigliato andare troppo allo sbaraglio a causa delle lunghe distanze e del numero limitato di lodges (c’è il rischio di passare più tempo a cercare l’hotel che a godersi il viaggio), così ci mettiamo alla ricerca di un’agenzia. Vogliamo lasciare Windhoek il giorno seguente. Dopo alcuni contatti, abbiamo scelto Ati Holidays (David +264 61 228717) che seguendo il nostro itinerario, provvede a procurarci i lodges. Impossibile trovare un fuoristrada in tutta la città, ci accontentiamo di un’auto a 2 ruote motrici, nuova, che non ci ha deluso. L’alternativa più economica per un viaggio fai date in Namibia è il camping, ce ne sono diversi e basta procurarsi sul posto la giusta attrezzatura (alcune auto vengono affittate con tenda incorporata), bisogna però tenere da conto le temperature che in alcune zone scendono drasticamente e la notte fa un freddo cane. E’ il 31/7 e siamo finalmente pronti per partire per la nostra avventura.

*Vengono chiamati Afrikaners i diretti discendenti dei primi coloni che abitarono questa zona. I primi europei furono gli olandesi nella prima metà del 1600.

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