Anche se rientra tra le zone turistiche più note del Nord Italia, il Lago di Como custodisce i suoi angoli segreti, a filo d’acqua o in quota. Luoghi accessibili dai paesi del lago con impervie salite, abbazie con vista panoramica, spiaggette appartate.
1. Il molo di Pescallo
Tra i borghi meno noti e frequentati c’è quello di Pescallo. Un piccolo molo, un’unica strada e un paio di strutture ricettive – tra cui un piccolo relais interamente ricoperto di edera – sono tutto quello che ha da offrire questo luogo di pace del comasco, poco frequentato anche se vicino alla ben nota Bellagio. Frequentate da russi e tedeschi, le sponde del moletto di Pescallo regalano un’atmosfera intima, ottima per gli amanti della quiete con vista lago, scenografica porzione azzurra sul ramo lecchese, da condividere con una sola presenza costante, quella di anatre e cigni.
2. Il Sentiero degli Olivi
Sul lago di Como gli itinerari nella natura si sprecano. Con dieci chilometri che si snodano lungo il perimetro costiero da Colonno a Griante (3,30 h di percorrenza), il Sentiero degli Olivi prende nome dalla Costiera degli Olivi, tratto che si estende per 8 Km nel braccio orientale del lago, a sud di Bellagio, nel Comune di Oliveto Lario. Lungo il percorso si attraversano distese di ulivi da cui si ricava un olio pregiato e le frazioni di Onno, Vassena e Limonta, con antiche chiesette. Il percorso sale in quota dove gli ulivi lasciano spazio a prati e pascoli e la distesa di acqua blu fa capolino tra un albero di castagno e una grande quercia.
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3. Il Santuario di San Martino
Risalendo il Lago, oltre la penisola o “triangolo” lariano, sulla riva occidentale e in posizione dominante si trova il Santuario di San Martino. Partendo dal paese di Griante, appena 640 abitanti, e dopo un’ora di camminata per il pendio del Sasso San Martino, si arriva a questa minuscola chiesetta del XVI secolo abbarbicata su uno sperone di roccia. La vista, una delle più spettacolari del Lago, ripagherà della fatica dell’arrampicata, così come l’interno che custodisce una statua lignea del ‘400 raffigurante una Madonna con Bambino e che valse alla chiesa il titolo di santuario mariano. E dopo lo spirito, anche il corpo potrà essere appagato facendo incetta di formaggio di capra – tipica la ricotta zincarlin – nelle aziende agricole della zona.
4. La spiaggetta di Rezzonico
Ancora più a nord, altri luoghi poco frequentati si incontrano nel territorio comunale di San Siro. Oltre a piccoli agglomerati di case più o meno battute dal turismo, come Acquaseria, Lucena, Marena, Soriano e Treccione, è nella frazione di Rezzonico che il lago nasconde un altro piccolo tesoro. Noto per il suo castello e il suo legame con papa Clemente XII la cui famiglia, i Della Torre, pare sia originaria proprio di qui, Rezzonico cela ai più la sua spiaggetta appartata: una baia di ciottoli cui si accede percorrendo le strette stradine che scendono dal paese, lasciandosi alle spalle cime innevate per buona parte dell’anno. Un angolo silenzioso animato solo da un venticello costante.
5. L’Abbazia di Piona
Ancora più a nord, questa volta sulla sponda orientale e precisamente sulla penisola di Olgiasca, si trova un altro spazio tranquillo, di nuovo una chiesa ma questa volta abitata da una modesta quanto operosa comunità di monaci cistercensi, appartenenti all’ordine benedettino. L’Abbazia di Piona è un fulgido esempio di architettura romanica lombarda risalente al 1138. Trascorrere qui qualche ora in pace non sarà difficile nemmeno per gli animi più inquieti: basterà infatti godere della vista aperta sul lago e che abbraccia la riva di Gravedona. Prima di andare via il consiglio è di acquistare una bottiglia di liquore artigianale, opera degli stessi monaci.
Dove dormire
Pescallo Apartments, poche camere arredate con gusto con vista sul lago per questa struttura romantica e al riparo dalle zone più frequentate del lago.
Hotel Bellagio, ottimo rapporto qualità prezzo per questo hotel due stelle semplice e in posizione strategica per escursioni costiere e nell’entroterra lacustre.