Ice climbing a Cogne, la magia delle cascate di ghiaccio

Piccozza salda nella mano, piede fermo e ramponi aspettano i mesi più freddi dell’anno. Ogni cosa muta il proprio aspetto e c’è chi trasforma la propria essenza. La sospende. Ed ecco le regine delle montagne, le cascate di ghiaccio. L’acqua simbolo del cambiamento, trova una delle sue espressioni più liriche e avventurose in queste pareti di cristallo.

In molti, ormai, sono affascinati da queste architetture costruite dal gelo e contrariamente a quello che si può pensare, l’ice-climbing può essere praticato da tutti: serve motivazione, adeguata prudenza, mente lucida e ovviamente una preparazione di base. Esistono diversi corsi rivolti a novizi e principianti per prendere confidenza e avvicinarsi al mondo del ghiaccio verticale: le uscite introduttive con guide alpine durano di norma mezza giornata – per più giorni preferibilmente ravvicinati – e la didattica prevede tecnica di scalata, manovre di corda e norme per la sicurezza. È previsto anche parecchio divertimento… oltre ad un’esperienza davvero unica in questo scenario abbagliante.

La Valle d’Aosta è una delle mete preferite dai cascatisti che possono scegliere tra diversi gradi di difficoltà, ma offre anche numerose escursioni per i novellini. È utile contattare per tempo le varie associazioni che organizzano le salite, in modo da identificare il periodo migliore e informarsi adeguatamente. Sapete, ad esempio, cosa vi serve per arrampicarvi? Il materiale tecnico consiste in piccozze, ramponi, imbracatura e caschetto, viene fornito dalla scuola o si può trovare comunque in loco. Certo, in quest’ambiente quasi fiabesco, stoneranno un po’ i dieci strati di maglie e il grasso di foca con cui vi sarete cosparsi per affrontare il freddo – non fatelo davvero, eh?! – ma ne varrà la pena non appena resterete a bocca aperta di fronte a colate di cristallo.

Un luogo adatto dove iniziare è la Valle di Cogne, che con le sue 150 cascate richiama un discreto numero di intrepidi; il periodo in cui generalmente si tengono gli stage è da dicembre a febbraio. Sappiate che l’ice-climbing, come viene definito, è sempre più popolare, soprattutto in questa zona: in Valnontey e in Valeille, esiste un sentiero battuto per gli alpinisti accanto alle piste di sci di fondo, per non creare contrasti tra fondisti e cascatisti, e la messa in sicurezza, comprese le soste, di gran parte delle cascate è opera delle guide alpine locali, in collaborazione con il Soccorso Alpino Valdostano.

Classificate come monumento naturale e formate da tre salti del torrente Urtier, le cascate di Lillaz possono essere adatte per i primi approcci. Alcune vie sono facili con una serie di muretti che si intervallano a tratti in piano che fanno da collegamento. Le soste sono attrezzate e dopo aver proseguito lungo il fiume si arriva al famoso anfiteatro. C’è anche una piccola falesia vicino alle cascate che oltre ad avere una bassa difficoltà, regala panorami incantevoli.

Anche a Gressoney-La-Trinité si trova una cascata fatta apposta per i principianti: è la cascata di Biel, da fare al mattino altrimenti ci si gioca il sole. In ogni caso, ogni scuola specializzata e le rispettive guide alpine vi condurranno tra scenari magici sulle vie più adatte a voi.

Se dopo qualche tempo la cosa vi prende, potrete passare a difficoltà più sostenute e affrontare vie più impegnative: c’è un’escursione di una giornata che parte da Valnontey, si supera la Valmiana e si arriva al ponte dell’Erfolet, ai piedi del massiccio del Gran Paradiso. Sulla sinistra ecco la cascata di Patrì, grandiosa e adatta a chi ha già un buon livello di ‘conficcamento artigli’ nel ghiaccio. Se diventerete più esperti, forse potrete cimentarvi pure con il Dry Tooling a Moline. Per ora iniziate a capire come infilarvi i ramponi.

Come arrivare. Per raggiungere Cogne prendere l’autostrada A5 Torino-Aosta-Courmayeur, uscire ad Aosta-Ovest, percorrere la SS-26 fino alla rotonda per Aymavilles e quindi prendere la SR-47, che fiancheggia il Parco Nazionale del Gran Paradiso. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Sarre, circa una ventina di chilometri da Cogne.

Dove dormire. Tra le tante possibilità in zona, c’è l’Hotel Restaurant La Barme, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso a due chilometri da Cogne: è una vera e propria base per arrampicatori. .

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