In Marocco vengono prodotti circa 80 cortometraggi e 25 lungometraggi l’anno, una cifra ragguardevole se paragonata agli altri paesi del Nordafrica. Tra i motivi di questo successo c’è naturalmente lo spettacolarità dei paesaggi marocchini, che spaziano dalle dune nel Sahara alle montagne innevate dell’Atlante, passando per la costa atlantica, le città imperiali e le tipiche medine nordafricane.
Ma oltre alle caratteristiche paesaggistiche e urbanistiche che ne fanno uno scenario ideale per storie d’avventura e on the road, le motivazioni che rendono il Marocco un perfetto e richiestissimo set cinematografico sono da ricercare anche nella grande competitività degli Atlas Film Studios e in una certa inclinazione cinefila da parte del re Mohammed VI che, secondo quanto ci ha rivelato il Console Generale del Marocco Mohammed Benali a Milano nel 2012 in occasione di una rassegna su Marocco, Cinema e Turismo, starebbe “incoraggiando i giovani registi e cineasti per un rinnovo dell’industria cinematografica marocchina”.
Si possono tracciare diversi itinerari di cineturismo in Marocco. Qualche tempo fa vi abbiamo suggerito un tour nell’entroterra da Marrakech a Meknes. Qui ci focalizziamo invece sulla fascia costiera atlantica.
Marocco da cinema: Tangeri
Con i suoi bazar, moschee e incantatori di serpenti, Tangeri è una destinazione di per sé splendida: un mix di culture dove il piccolo souk é l’anima della città. La “Porta d’Africa” ha ospitato The Bourne Ultimatum all’hotel Velasquez in via Khalid Ibn El Walid al 13 e al Café de Paris, uno dei locali storici della città, in Blvd Pasteur. Ed è al confine nord-orientale di via Khalid Ibn El Walid che Neal Daniels, il motivo per cui Jason Bourne (Matt Damon) è a Tangeri, viene fatto saltare in aria. Degna di nota poi la corsa frenetica attraverso la medina, tra le mura della città vecchia.
Altro film da ricordare è Il Tè nel Deserto di Bernardo Bertolucci che ambienta le prime scene a Tangeri, città dell’anima dello scrittore Paul Bowles dal cui libro è stato tratto il film. Tangeri è il punto di partenza di un viaggio attraverso il Sahara, fino al Niger. L’hotel dove risiedono i tre protagonisti a Tangeri è El Minzah Hotel in rue de la Liberté 85.
E ancora alcune sequenze di Inception di Chris Nolan sono girate nel souk e nella medina di Tangerim anche se figurano come scene ambientate a Mombasa in Kenya. Da diversi anni la città ospita la kermesse del Festival del cinema di Tangeri.
Da tutti i film citati emerge una città vitale e a tratti caotica, atmosfera propria di un nucleo dove da sempre il commercio e gli scambi ne tratteggiano lo spirito. Il rapporto speciale che lega la città marocchina al cinema trova ulteriore conferma con il Tangeri Film Festival, concorso internazionale che si svolge ogni anno tra settembre e ottobre.
[alert type=”danger” dismiss=”no”] Dove dormire: El Minzah Hotel[/alert]
Marocco da cinema: Rabat
La capitale marocchina ha una storia lunga otto secoli, con la sua torre di Hassan, la necropoli di Chella e la Kasba degli Oudaïa. Qui è stato girato il magnifico film di Rachid Benhadj, Il Pane Nudo, che ci restituisce il mondo violento delle strade che fanno da sfondo all’adolescenza del protagonista. Le onde del mare fanno da contrappunto alla litania e alle lacrime durante la sepoltura del fratello ucciso dal padre, le immagini delle vie della città ci restituiscono la povertà ed i fermenti della popolazione marocchina durante le lotte per l’indipendenza.
Per quanto riguarda il cinema internazionale, il regista Ridley Scott ha girato a Rabat alcune scene di due film, ma la storia in entrambi i casi non è ambientata in Marocco: Nessuna verità e Black Hawk Down.
[alert type=”danger” dismiss=”no”] Dove dormire: Riad Zyo[/alert]
Marocco da cinema: Casablanca
La famiglia Scott ha un debole per il Marocco: a Casablanca Tony Scott, fratello del più celebre Ridley, ha voluto il set del capolavoro d’azione e spionaggio Spy Game, per girare le sequenze di Beirut e persino quelle del Vietnam. Casablanca è anche stata il set di alcune scene di Babel di Alejandro Iñárritu, di Nessuna Verità di Ridley Scott e di A Casablanca gli Angeli non volano di Mohamed Asli. In quest’ultimo film emerge il contrasto tra i paesaggi montani in cui si trova il villaggio della famiglia del protagonista e la città caotica di Casablanca, mostrata nel suo lato corrotto e opprimente di metropoli, con automobili in ogni dove e soffocanti edifici.
Potrete anche fare una tappa al Rick’s Café Casablanca. In molti pensano che il locale sia il restauro del precedente locale dove Humphrey Bogart sfoggiava il proprio fascino in Casablanca di Michael Curtiz. Non è così: il proprietario ha compiuto un capolavoro di marketing, ma il Rick’s Café del film non esiste.
[alert type=”danger” dismiss=”no”] Dove dormire: Le 135 Hôtel[/alert]
Marocco da cinema: El Jadida
Questa città affacciata sull’Atlantico ha nella città fortificata di Mazagan (antico nome di El Jadida) uno dei più significativi luoghi di interscambio culturale tra Europa e Marocco, dal 2004 dichiarato patrimonio dell’Umanità UNESCO. Qui tra gli altri luoghi, il grande Orson Welles immortalò la cisterna portoghese nel suo Otello, che in un celebre montaggio in cui compare insieme all’italiana chiesa di Torcello.
[alert type=”danger” dismiss=”no”] Dove dormire: La Maison Des Epices[/alert]
Marocco da cinema: Essaouira
Nel 2004 Oliver Stone ha girato ad Essaouira le sequenze in esterni del suo Alexander, dando il compito al paesaggio marocchino, di evocare l’Egitto e l’Oriente con le sue montagne innevate. Tesoro architettonico e artistico, negli anni ’50 è stata inoltre la location principale e indimenticabile di uno dei grandi capolavori del cinema: Otello di Orson Welles. Come dar torto al regista: la “Città Bianca” è protetta dai flutti grazie alle sue bianche mura e la sua medina è uno dei sette siti patrimonio dell’UNESCO in Marocco. Più recentemente è stata il set dell’italiano Last Minute Marocco di Francesco Falaschi.
[alert type=”danger” dismiss=”no”] Dove dormire: Palazzo Desdemona[/alert]