Famosa per la Fiat, la Mole e il gianduiotto, Torino è una di quelle mete classificate da weekend, se non addirittura da gita in giornata per chi arriva da vicino. Ma la prima capitale del Regno d’Italia ha tanto di più da mostrare e raccontare. È una città dalle mille facce che non nasconde i contrasti: vivace ma mai frenetica, elegante senza ostentare, legata al passato e proiettata al futuro. Anche la sua posizione è magnifica: si affaccia sulle rive del Po ed è abbracciata dalle montagne, che sembrano davvero a un passo quando il cielo è limpido.
Dopo aver ospitato le Olimpiadi Invernali del 2006, Torino si è scrollata di dosso la sua aura grigia e a tratti austera. Oggi è una delle città più belle d’Italia con la fortuna di non essere ancora invasa dal turismo di massa. Se ne avete la possibilità, concedetevi almeno tre giorni per visitarla: se li merita. Se invece dovete limitarvi alle canoniche 48 ore, qui trovate il giusto itinerario per scoprire il centro storico e innamorarvene. Siamo pronti a scommettere che prima o poi a Torino ci ritornerete.
Primo giorno a Torino
Ore 10:00. Il tour comincia da Porta Nuova, stazione centrale di Torino recentemente ristrutturata. Porta Nuova si affaccia sui giardini Sambuy: attraversateli e raggiungete via Roma, una delle strade principali del centro storico dove si trovano i negozi dei grandi brand. Camminate sotto i portici, nati per abbellire la città e per proteggere i sovrani dalla pioggia. In questi due giorni di portici ne incontrerete di continuo: Torino, infatti, vanta 18 chilometri di portici, di cui 12 interconnessi.
La città sembra fatta per passeggiare con calma e non a caso è soprannominata “città salotto”. Verso la fine di via Roma troverete due grandi fontane, una dedicata al Po e l’altra alla Dora. Procedete ancora pochi passi per raggiungere piazza San Carlo: imponente, maestosa ed elegante come solo le piazze torinesi sanno essere. Arrivate fino al Caval’d Brons, la statua equestre al centro dedicata a Emmanuele Filiberto, per poi girarvi e ammirare le due chiese gemelle (o quasi) di San Carlo e Santa Cristina.
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Ore 11:00. In fondo a piazza San Carlo, girate a destra in via Maria Vittoria e poi a sinistra in via Accademia delle Scienze, dove si trova il Museo Egizio, il più famoso dopo quello del Cairo. Se decidete di visitarlo, prendetevi almeno un paio d’ore e prenotate il biglietto online.
Concedetevi una sosta alla Cioccolateria Guido Gobino (via Lagrange 1), storica cioccolateria della città e tappa obbligata per tutti i golosi. Attraversate poi piazza Carignano con i suoi palazzi in stile barocco, proseguite per via Accademia delle Scienze e raggiungete Piazza Castello.
Ore 12:00. Eccovi nel cuore di Torino. Attorniata da portici su tre lati, piazza Castello ospita l’antico Palazzo Reale, Palazzo Madama e la Real Chiesa di San Lorenzo. Gli esperti di esoterismo dicono che questa piazza sia il punto per eccellenza della magia bianca a Torino. Raggiungete i maestosi cancelli di Palazzo Reale, passate per piazza San Giovanni e arrivate in largo IV Marzo, una piazzetta graziosa e tranquilla, con tanti bar e trattorie. Pranzate allo storico Cianci Piola Caffè (largo IV Marzo 9), un’osteria molto frequentata per la cucina casalinga e i prezzi onesti, oppure a Casa Broglia (via Tasso 13), un locale accogliente dove gustare piatti piemontesi accompagnati da un buon bicchiere di vino.
Ore 12:00. Dopo esservi rifocillati, partite alla volta di piazza Vittorio Veneto, decantata da tanti come la più grande d’Europa. Il vero record che detiene è di essere la piazza porticata più grande d’Europa – a ogni modo, resta uno dei simboli di Torino e una bellissima piazza affacciata direttamente sul Po. Per raggiungerla dovete ritornare in piazza Castello e costeggiarla finché non imboccate via Po. Lungo questa via, ovviamente porticata, incontrerete numerosi negozi, librerie, pasticcerie storiche (da non perdere il Caffè Fiorio, un tempo ritrovo dell’aristocrazia torinese e oggi ottima gelateria) e bancarelle di libri usati. Percorretela tutta e vi ritroverete nella maestosa piazza Vittorio.
Ore 15:30. Dopo aver ammirato in lungo e in largo piazza Vittorio, attraversate il ponte e raggiungete la chiesa della Gran Madre di Dio, famosa per la sua cupola ispirata al Pantheon romano. Siete ai piedi delle colline torinesi: da qui potete osservare tutto il percorso che avete fatto, le rive del Po e, se il cielo è sereno, le montagne innevate all’orizzonte. Se vi piace camminare, proseguite per altri 15 minuti (ma sappiate che sono tutti in salita!) e arrivate al Monte dei Cappuccini, uno dei luoghi più panoramici di Torino.
Ore 16:30. È arrivato il momento di avventurarsi nel parco più famoso e antico della città, il Valentino. Affacciato sulla sponda sinistra del Po, questo grande spazio verde offre splendidi scorci sul fiume e un’atmosfera molto romantica. Per raggiungerlo dovrete riattraversare il ponte della Gran Madre, svoltare a sinistra e camminare lungo i cosiddetti Murazzi (sponde) del fiume. All’interno del Valentino troverete il grazioso Borgo Medioevale, il Giardino Roccioso e il Castello del Valentino, una ex residenza sabauda che non ha nulla da invidiare ai castelli della Loira.
Passeggiate con calma, fermatevi a bere qualcosa in uno dei tanti bar e, se vi piace pedalare, noleggiate una bici o un risciò.
Ore 20:00. Dopo il giusto riposo, preparatevi a una serata movimentata in San Salvario, un quartiere rivalutato negli ultimi anni, tra la stazione di Porta Nuova e il parco del Valentino. Qui troverete diversi locali per l’aperitivo, da quelli più hipster e alternativi a quelli più semplici e spartani. Non avete che l’imbarazzo della scelta: vi consigliamo il Lanificio San Salvatore (via Sant’Anselmo 30), il DDR (via Berthollet 9) e il Beerba (via Sant’Anselmo 13b). Fermatevi anche per il dopo cena: lo vedrete subito che a San Salvario la movida continua fino a tardi.
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Secondo giorno a Torino
Ore 10:00. Iniziate la giornata con i due grandi simboli di Torino: la Mole Antonelliana e, al suo interno, il Museo Nazionale del Cinema. Si trovano in via Montebello, una traversa di via Po, e sono sempre molto affollati: il nostro consiglio è di prenotare il biglietto online.
Cominciate con il Museo del Cinema, uno tra i più importanti al mondo e l’unico dedicato alla settima arte in Italia. Troverete locandine, costumi di scena, apparecchiature cinematografiche, scatole ottiche e la grande Aula del Tempio, dove potrete assistere a proiezioni comodamente distesi sulle chaise lounge. Se volete ammirare Torino dall’alto, prendete l’ascensore panoramico e salite sulla Mole, simbolo della città e “sogno verticale” dell’architetto Alessandro Antonelli.
Ore 12:00. Ritornate verso piazza Castello attraversando i Giardini Reali, l’area verde ricca di fontane, fiori e piante che abbraccia il cuore della città. Da qui potete percorrere viale Regina Margherita e raggiungere Porta Palatina, l’imponente e ben conservata porta di epoca romana caratteristica per il suo colore rosso. Recatevi poi in piazza della Repubblica, famosa per la sua forma ottagonale e per Porta Palazzo, il mercato più grande all’aperto d’Europa, incontro di culture e folklore. Se siete amanti di bancarelle e artigianato, non perdetevi l’antico mercato delle pulci del Balon: si tiene tutti i sabati nel quartiere Borgo Dora, adiacente a Porta Palazzo.
Ore 13:30. È il momento di attraversare le caratteristiche vie del Quadrilatero, l’antico centro della città in epoca romana, oggi zona vivace e ricca di ristoranti e locali. Passeggiate per il dedalo di stradine lastricate fino a raggiungere la splendida piazza della Consolata. Qui si trova il Santuario della Consolata, un’affascinante struttura di epoca paleocristiana che è stata arricchita e modificata nel tempo. L’attuale forma è piuttosto labirintica: entrate per ammirare la raccolta degli ex-voto che la Basilica conserva. Fermatevi in piazza per pranzare e per bere qualcosa allo storico Caffé Al Bicerin (piazza della Consolata 5), il locale dove nacque e ancora oggi si beve il famoso bicerin, tipica bevanda torinese a base di caffè, cioccolata e crema di latte. Una volta assaggiata, non vi sarà difficile capire perché Hemingway l’ha inserita tra le 100 cose da salvare al mondo.
Ore 15:30. Iniziate il pomeriggio con una visita a piazza Statuto, grande piazza porticata e cuore della magia nera. Contrapposta a piazza Castello, piazza Statuto era un tempo la Vallis Occisorum, ovvero il luogo dove venivano giustiziati i condannati a morte. Due sono i monumenti interessanti: l’obelisco, detto Guglia Beccaria, che coinciderebbe con il vertice del triangolo delle forze del male (insieme a Londra e San Francisco), e il Monumento al Traforo del Frejus, dedicato ai caduti duranti i lavori. Si dice che la statua in cima al monumento rappresenti Lucifero e che sotto l’aiuola si nasconda la porta d’accesso all’inferno.
Ore 16:00. Da piazza Statuto raggiungete, passando sotto i portici, via Garibaldi, la seconda via pedonale più lunga d’Europa. Dedicate il resto del pomeriggio a esplorare le vie del centro, senza mappa e girovagando tra via Barbaroux, via degli Stampatori, via San Dalmazio, via Santa Maria – sono una più bella dell’altra. Non perdetevi il cinquecentesco Palazzo Scaglia di Verrua (via degli Stampatori 4), con la sua facciata affrescata e meraviglioso cortile interno, e il curioso obelisco di piazza Savoia. Se volete bere un buon bicchiere di vino a prezzi onesti, potete fermarvi all’enoteca Brosio (via del Carmine 4) o allo storico Caffè-Vini Ranzini (via Palatina 9), un piccolo locale di altri tempi.
Ore 20:00. L’avete visto alla luce del sole, e ora non vi resta che godere della sua vivace atmosfera di sera. Al Quadrilatero ci sono diversi locali per fare aperitivo: provate la Vineria Cru (via Sant’Agostino 18), dove troverete un’atmosfera rilassata, ottimi vini e taglieri, e la possibilità di fare la degustazione alla cieca (e vincere una bottiglia!). Per un cocktail, provate il Judafire (via San Domenico 12), un locale molto stiloso che dedica sempre tanto spazio alla musica, anche dal vivo.
Se avete voglia di una serata più tranquilla all’insegna dell’autentica cucina piemontese, provate Le Tre Galline (via Bellezia 37) o L’Acino (via San Domenico 2), due storici ristoranti nel cuore del Quadrilatero.
Per chiudere la serata in bellezza, potete optare per un drink al Pastis di piazza Emmanuele Filiberto, storico locale stile anni ’50 con i tavolini all’aperto, una birra al pub & creperia Byciclette, aperto tutte le sere fino alle 3 (via Sant’Agostino 4), o un cocktail innovativo allo Smile Tree (piazza della Consolata 9).
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