[alert type=”success” dismiss=”no”]Questo articolo è una tappa del viaggio di Davide in Sudamerica. Leggi l’itinerario completo qui »[/alert]
Mendoza e Cordoba sono relativamente prossime, sempre secondo i canoni argentini: oltre 600 km per più di 7 ore di comodo bus. Dopo i mendocinos dunque arrivo nella seconda città dell’Argentina per abitanti, un milione e duecentomila persone affollano questa grande quanto vitale e caotica città. Innanzitutto piena di studenti grazie alla presenza delle università, ma anche importante centro industriale.
A 700 km da Buenos Aires, Cordoba si contende con poche altre città il ruolo di co-protagonista nella nazione dopo Bs As: la sfida è soprattutto con Rosario. 1Si tratta di una ex missione gesuita costruita in città all’interno della quale si trova l’Università di Cordoba – una delle più antiche e prestigiose del Sudamerica – la scuola secondaria, una chiesa e alcuni edifici residenziali.
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Oltre all’imperdibile blocco consiglio di fare un salto e stanziare a Plaza San Martin, cuore pulsante del centro e al Museo Municipale delle Belle Arti Genaro Perez, che offre una grande varietà di quadri tutti argentini, tanti dei quali di artisti cordobensi.
Proprio grazie alla sua università e al suo spirito artistico Cordoba trabocca di vitalità, ed è impressionante constatare come le strade siano piene sia di giorno che di notte, fatta eccezione per le mattine dei fine settimana, dove l’impressione è che la città dorma dopo le notti brave. Le notti di Cordoba sono pazzesche: il ritmo è tale che prima delle 2 i locali non sono mai pieni e l’atmosfera sembra tranquilla, per poi scatenarsi sono nel pieno della notte: pub, discoteche, locali più disparati chiudono all’alba, dove tanti ragazzi non ritornano a casa ma continuano la festa in qualche after party, in alternativa colazione prima del ritorno. Orari estremamente latini per quella che sembra una città con un fuso orario tutto suo. Se siete amanti della musica latina si sprecano anche serate di salsa e reggaeton.
Cordoba però non è solo centro e quartieri periferici: appena fuori dalla città c’è infatti un mondo fantastico fatto di sport estremi, storia, divertimenti e leggende.
In alcuni ostelli, potrete avere informazioni sulla possibilità di realizzare qualcosa di unico. Ad Alta Gracia infatti, a un’oretta da Cordobam c’è un piccolo campo di aviazione dove è possibile fare sky diving. Astenersi deboli di cuore e chi ha paura dell’altitudine. Cos’è lo sky diving? E’ lo sport che prevede di salire a circa 4000 metri di altezza con un piccolo aeroplanino (come quello della foto in basso), aprire il portellone e lanciarsi per 1000 metri – almeno – di caduta nel vuoto, dopodiché si apre il paracadute e si ciondola per aria scendendo piano piano. I primi lanci si effettuano in due con un istruttore, che aprirà il paracadute a tempo debito. Un’esperienza pazzesca, un misto tra adrenalina, paura, vertigine, batticuore e poesia, un’esperienza assolutamente unica che è possibile provare anche in Europa, spendendo però cinque volte tanto. Fuori Cordoba si può fare a poco più di 100 euro. Se non soffrite di vertigini è un’esperienza che straconsiglio, una vera e propria droga per chi lo pratica abitualmente.
Altro motivo per recarsi ad Alta Gracia, oltre al dive, è la possibilità di visitare la casa museo dove ha vissuto per qualche anno da piccolo Ernesto Guevara de la Serna detto Che, guerrigliero che è ormai leggenda per la rivoluzione cubana. Per pochi pesos si può entrare nella casa e vedere dove Ernesto Che Guevara ha mosso i primi passi, vedere dei documenti storici molto interessanti e delle foto. Oltre che una visita a un eroe romantico dei nostri giorni un momento di testimonianza storica di una delle figure che più ha influenzato e influenza tutt’oggi l’America Latina intera.
Se avete la fortuna di capitare lì in Febbraio non perdete il Cosquin Rock Festival, un grandissimo festival a due ore di bus da Cordoba dove divertirsi in mezzo a migliaia di ragazzi argentini e non solo a ritmo di rock e reggae tutti esclusivamente argentini. Posso assicurare – testimone il sottoscritto – che ne vale la pena, si può stare da uno a tre giorni dormendo in tenda o dove capita in strutture vicine. Qualche giorno di pura musica e folle svago prima di tornare a descansar a nella città che non dorme mai.
Capitolo ostelli: Cordoba è decisamente all’avanguardia anche in questo, ce ne sono di molto belli. Come al solito ve ne segnalo uno sugli altri, semplicemente fantastico: il Tango Hostel, in Frucutoso Rivera 70. Scoperto per passaparola e prenotato in anticipo (consigliato) il Tango Hostel è una vera e propria casa. Si entra dalla strada e si è subito nella stanza a piano terra, che fa da living room, salotto, sala comune. Di sopra ci sono alcune stanze con i letti: si paga 9 euro per un posto. L’atmsofera è proprio quella di casa, l’interazione sacra e l’atmosfera è molto cool: si cena tutti insieme, si chiacchiera, si beve, si conoscono gli altri, si tira fino alle 2 e poi tutti insieme fuori per la città. Un altro di quei posti dove ti senti subito a tuo agio e non vorresti mai lasciare.
[alert type=”success” dismiss=”no”]Il viaggio di Davide in Argentina continua nella Alla Tripla Frontiera, nella discussa Ciudad del Este »[/alert]