Tra dune e fenicotteri nel Delta dell’Ebro

Circa 170 chilometri a sud-ovest di Barcellona, e a un’ottantina da Tarragona, lungo l’ultima parte del corso del fiume Ebro e nel punto del suo aprirsi al Mediterraneo, si trova un luogo dal fascino singolare e avvolgente, che spicca tra le tante e variegate bellezze della Catalogna, il Parco naturalistico del Delta dell’Ebro.

Il Delta, che si scorge già da lontano, dai paesini della Costa Dorada a sud di Tarragona (Cambrils, Mont-roig del Camp, Calafat, Perellò), apparendo come una piana lingua di terra che si protende nel mare, man mano che ci si avvicina si svela nella sua distesa particolarità di campi e risaie a perdita d’occhio, dune di sabbia e sale, baie e lagune dai colori cangianti e sorprendenti, oasi per centinaia di specie di uccelli acquatici (tra i quali spiccano fenicotteri e aironi). Il tutto contornato da salici, ontani, pioppi bianchi e neri, oleandri e tamerici.

Itinerari di visita nel Parco del Delta dell’Ebro

Seconda zona umida del Mediterraneo occidentale dopo la Camargue francese, il Parco dell’Ebro, istituito nel 1986, e dal 2013 dichiarato Riserva della Biosfera, comprende una serie di lagune di acqua dolce e salata. Il Parco è diviso dall’Ebro in una parte settentrionale, con zone naturalistiche e dune ma anche diverse strutture ricettive e luoghi per la balneazione (Riumar consigliatissimo); e una parte meridionale, più selvaggia, comprendente la singolare Punta de la Banya, isoletta verde e acquitrinosa, habitat prediletto di molte specie di volatili, comunicante con il Delta solo attraverso l’Istmo del Trabucador, stretto e scenografico passaggio in mezzo al mare.

Delta Ebro
Platja del Trabucador | Sílvia Martín

La cittadina più importante della zona è Deltebre, che sorge nella parte settentrionale dell’Ebro, alle porte del Parco, e ospita l’Ecomuseo con uno dei centri di informazione e visita. Altri centri d’informazione si trovano a Bassa de les Olles a nord, e presso Casa de Fusta nella zona meridionale, sulla sponda della laguna Encanyssada. In questi punti è possibile procurarsi materiali informativi, cartine (indispensabili per orientarsi tra le varie zone del Delta ed evitare di perdersi), e prenotare visite guidate, attività sportive, come vela e canoa, oppure piccole crociere sull’Ebro. Tra le due rive del fiume ci si può spostare con un traghetto che permette il passaggio anche alle auto.

Numerosi gli itinerari possibili tra paesaggi suggestivi – mutevoli col cambiare delle stagioni, delle fioriture e dei colori -, e i luoghi più indicati per gli avvistamenti di specie di uccelli acquatici in scenari unici; in questo senso, imperdibili la Bassa de les Olles, le baie di Fangar (fino al faro) e Alfacs, la laguna La Tancada, Punta de la Banya, Punta del Hangar, El Garxal, la laguna Encanyssada. Per facilitare l’avvistamento dei volatili, sono presenti alcune torri.

Ogni stagione si presta per una visita al Delta, così piacevole, caldo, luminoso, dai mille riflessi in primavera ed estate, con fantastiche sfumature di azzurro e verde, tra vegetazione, acqua e cielo, memtre i momenti più indicati per gli avvistamenti sono l’autunno e l’inizio dell’inverno, con numerosissime specie che sostano prima delle grandi migrazioni e altre che arrivano dal Nord Europa e si fermano approfittando del clima mite. Fenicotteri rosa, aironi porpora, aironi guardabuoi, gabbiano di Audouin, sgarze dal ciuffetto, garzette, cicogne, varie specie di anatre, sterne e fratini, costituiscono la fauna particolare della zona.

Delta Ebro Parco
Deltebre, Riumar, el Garxal | Angela Llop

La zona è molto frequentata anche dagli amanti della pesca e diverse sono le opportunità organizzate per il turismo ittico sul fiume oppure in mare. Per informazioni: Carpdreamfishing.

Dove e cosa mangiare

La cucina locale ha il suo punto di forza nei prodotti della zona. Se il riso di tante tipologie, coltivato sulle sponde dell’Ebro, guarnito con pesce di fiume o di mare, è il piatto più tipico, moltissime sono le varietà culinarie a base di pesce, molluschi e crostacei. Molti i ristoranti e le taverne che propongono piatti preparati con ingredienti di produzione propria e vini della regione. Tra le tante possibilità, sul Passeig Maritim in località Riumar, in prossimità delle dune e della spiaggia, si trovano il Restaurante Vista Mar, Lo Raconet de Fermin e diversi chiringuitos per aperitivi e tapas; mentre nella parte meridionale del parco, in località Poble Nou, si trovano Lo Patì d’Agustì, Ca’l Faiges, Can Paquita.

Dove dormire

Le soluzioni più suggestive, accoglienti e tipiche, sono sicuramente le piccole locande o casas rurales, che si trovano specialmente nella parte meridionale del Parco, soprattutto in prossimità del villaggio di Poble Nou: Casa rural Lo Segador, La Llara de Laura, Casa Miranda.

Come arrivare:

Il mezzo più comodo per arrivare al Delta e spostarsi tra le sue diverse zone è l’auto, magari affittando poi in loco biciclette per delle escursioni lungo i tanti percorsi tra i campi, il fiume, i canali e il mare; E 15 uscita Tortosa; da qui direzione Amposta e poi Deltebre. E’ possibile anche arrivare in treno fino a L’Aldea, servirsi degli autobus locali o di taxi per avvicinarsi alle aree di maggior interesse e quindi muoversi in bici.

In aereo: voli economici per Barcellona.
In treno: con Renfe i collegamenti da Barcellona o Valencia arrivano alla stazione di L’Aldea, a una quindicina di chilometri da Deltebre. Da qui ci sono autobus locali.

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Destinazione: